Hai sentito tanto parlare di shabby chic che stai pensando di adottarlo anche per la tua casa: ma di cosa si tratta? Di uno stile che, attraverso il recupero creativo e l’arte del riciclo, permette di trasformare arredi e complementi, oltreché l’intero mood dell’ambiente domestico, che risulterà caratterizzato dall’invecchiamento di mobili, accessori e arredi, recuperati indipendentemente dall’età e dal materiale, anche se è preferibile che siano presenti intarsi e lavorazioni, sulle cui superfici l’effetto “polveroso” attecchisce bene.
Ma lo stile shabby non sarebbe tale senza i colori pastello: banditi le tonalità troppo scure, intense, e fredde, la palette prevede nuance calde (magari applicati con la tecnica del nuvolato), come il tortora, il bianco (meglio ancora se nei toni dell’avorio, che conferisce eleganza, raffinatezza, senza l’asetticità che talora può trasmettere il bianco assoluto o glaciale, più confacente allo stile contemporaneo), il lilla e il color lavanda per le pareti, che valorizza i colori e le linee degli arredi di questo stile retrò, influenzato dal provenzale e dal british-style, che si completa con candele profumate, mazzi di lavanda, separè con soggetti floreali. La biancheria verrà accolta in cesti di vimini, deliziosi sacchetti di lavanda profumeranno gli armadi, le abat jour arriveranno direttamente da un mercatino dell’antiquariato.
Adottare il color lavanda per le pareti significa dipingerle del colore del fiore della lavandula, il cui nome deriva dal gerundio del latino “lavare” (che deve essere lavato) per alludere al fatto che essa era utilizzata nell’antichità (soprattutto nel Medioevo) per detergere il corpo. In natura il fiore presenta differenti sfumature, che vanno dal molto chiaro al profondamente scuro: lavanda rosata, lavanda foschia, lavanda grigio, lavanda rosa, lavanda rosa vivo, lavanda magenta, lavanda indaco e lavanda porpora.
Il color lavanda per le pareti si sposa bene anche con una stanza classica in legno: in questo caso, l’amato colore potrà essere declinato, oltre che sui muri, anche su biancheria, tessuti e tendaggi. Ottimo anche l’abbinamento con mobili dallo stile gustaviano (nato dalla fusione tra il Neoclassicismo e il Rococò francese, sfrondato, però, da ogni eccesso e adattato alla sobrietà dello stile nordico), caratterizzato da gambe di tavoli, sedie e divani scolpiti con capesante e rosoni; grandi specchi; lampadari con cinque o sette braccia di candelabri; candele in applique. Interessante anche la correlazione tra il lavanda e i mobili in ferro battuto di stile povero, con tende, poltrone e cucini rivestiti con stoffe decorate a fiorellini piccoli.
Nulla però di più errato che credere che questo colore possa essere abbinato solo allo stile shabby, tradizionale, o classico, giacché basterà prediligere superfici laccate e colori in contrasto deciso per assicurarsi una stanza di assoluta modernità, o un abbinamento col bianco che permetterà di essere sempre romantiche senza però rinunciare alla contemporaneità conferita dall’alternanza dei due colori.